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Dal 2011 l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha sancito una convenzione con la Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” volta a favorire la diffusione del Progetto della Rete del Sollievo a livello Nazionale e la ricerca nel campo della palliazione e del ruolo antalgico della radioterapia oncologica. La Fondazione inoltre, in collaborazione con il Ministero della Salute e Politiche sociali, e con la promozione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, si impegna a celebrare ogni ultima domenica di maggio in Italia la Giornata Nazionale del Sollievo.

Lo scopo della manifestazione è promuovere le cure palliative, informare e sensibilizzare gli operatori sanitari e i cittadini sull’importanza di diffondere la “cultura del sollievo” ed estendere la consapevolezza che il sollievo non è solo desiderabile ma anche possibile recuperando la centralità della persona malata e il suo diritto ad essere informata su quanto si può fare per controllare il dolore e la sofferenza attraverso le terapie più avanzate, ma anche l’importanza di considerare il malato nella sua interezza, ponendo attenzione a tutti i bisogni, psichici, fisici, sociali e spirituali, in modo da creare la migliore qualità di vita per lui e per la sua famiglia.

 Altresì è urgente trasferire tale consapevolezza al mondo dei "provvisoriamente sani", cominciando dalla scuola, fin dal livello primario, affinché siano sensibilizzati a tale tema: gli alunni, le loro famiglie e gli stessi insegnanti. Per questo, in occasione della Giornata Nazionale del Sollievo, è solitamente indetto il concorso Nazionale “Un ospedale con più Sollievo”, patrocinato dai Ministeri della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca e della Salute, e in alcune edizioni sono stati istituiti i “treni del sollievo” che hanno permesso ad oltre 200 studenti di raggiungere Roma partendo dal nord e dal sud dell’Italia, visitare gli antichi ospedali romani e partecipare alla chiusura della Giornata Nazionale del Sollievo nella hall del Policlinico Agostino Gemelli. Ad accoglierli durante la manifestazione, “I ragazzi del sollievo”. Si tratta di studenti delle discipline sanitarie che, volontari dell’Associazione Attilio Romanini, sono formati a sviluppare e diffondere una cultura del sollievo che valorizzi lo “stare accanto” alla persona fragile, al paziente e al caregiver, in una crescita professionale che oltre al “sapere” aggiunge il “saper essere”.

Domenica 20 Dicembre è venuta mancare la cara amica e collega Cinzia Digesu, che si era specializzata da noi e che lavorava a Campobasso, dopo una lunga malattia non neoplastica.
 
 
Mario Balducci ha voluto ricordarla in questa lettera, che ben esprime l'affetto che noi tutti nutrivamo per Cinzia:
 
 
Cara Cinzia,
 
hai vissuto la tua storia con dignità, pudore e coraggio, senza mai usarla o nasconderla.....con la fierezza dei grandi, hai vissuto il tuo tempo, testimoniando che "there is a kind of beauty in imperfect.."
 
Hai saputo guardare  al futuro pur sapendo che  ti apparteneva in modo diverso; l'hai voluto e saputo costruire con l'impegno, la professionalità e il coraggio di chi riesce a cogliere la vera magia del dono chiamato: VITA!
 
"Restando pronti all'ascolto di...." hai sempre saputo prestare la giusta attenzione anche nei tuoi momenti di difficoltà; poche volte ti sei lasciata raccontare....l'hai fatto sempre con leggerezza ed un pizzico di ironia..quella di chi ha capito il senso profondo del vivere e l'importanza delle piccole cose.
 
Ciao!  
 
 

Caro Paziente, Caro Amico,


La Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” ha recentemente istituito un fondo di solidarietà per i pazienti che necessitano, oltre che di un’assistenza clinica, anche di un supporto economico per tutte le problematiche logistiche necessarie per affrontare le terapie. Per questo è stata ideata una campagna di Natale al fine di arricchire questo fondo con delle donazioni. L’iniziativa consiste nella distribuzione di una graziosa stella di Natale in vetro della Thun in cambio di un’offerta.


L’Associazione Onlus “Attilio Romanini” da sempre si impegna all’interno della divisione di Radioterapia (Gemelli ART) per promuovere attività e opere al fine di migliorare l’assistenza dei pazienti. Negli ultimi due anni, grazie alla sensibilità di molte persone e pazienti, l’Associazione Romanini ha favorito iniziative volte a promuovere la centralità del paziente offrendogli ambienti e servizi volti a facilitare la sua presenza nel Gemelli ART. La sala d’attesa dei bambini e l’allestimento delle sale di trattamento riproducendo luoghi di Roma sono una prova tangibile. Quest’anno, all’inizio del Giubileo sulla Misericordia, abbiamo voluto accogliere la proposta della nostra Istituzione in maniera originale. L’associazione Romanini ha acquistato le stelline al fine di donarle ai propri pazienti.


Una è per te, caro amico nostro.


Ti invitiamo a mostrare questo nostro dono a casa ai tuoi cari affinché questo simbolo di luce possa illuminare il tuo Natale con la luce della misericordia, della speranza, e quindi del sollievo.


Con affetto,

Il personale del Gemelli ART

 

 

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Per sostenere l’Associazione ONLUS “Attilio Romanini”


• Per le donazioni:
• Conto Corrente bancario: IBAN: IT 45 T 02008 05314 000400308363
– Intestato a Ass. Attilio Romanini
• Conto Corrente Postale: richiedi i bollettini precompilati alla
caposala


• Per destinare il 5x1000 alla nostra associazione è necessario firmare nel
riquadro dedicato alle ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative) riportando
sotto la tua firma il nostro codice fiscale: “97101290589

Vi diamo appuntamento anche quest'anno per l'iniziativa dedicata ai più piccoli, la festa dell'albero natalizio, un momento di condivisione tra piccoli pazienti, familiari e operatori sanitari, che si terrà giovedì 16 dicembre dalle 16 alle 18 presso il Centro di Radioterapia Oncologica del “Policlinico Agostino Gemelli”.
Vi aspettiamo!


Mercoledi 28 ottobre 2015 si è tenuto il primo incontro annuale dei Ragazzi del Sollievo, volontari dell'Associazione Attilio Romanini, e giovani sostenitori delle attività della Rete del Sollievo, collegamento fra il mondo del policlinico e la realtà universitaria del Gemelli.


Questa nostra piccola realtà sta sempre più prendendo forma nell'ospedale e nel reparto di Radioterapia, e per questo è necessario avere sempre più nuove "leve" fresche ed entusiaste di donare il proprio tempo gratuitamente all'insegna del Sollievo: l'incontro era volto alla presentazione delle attività, passate e future, per una maggiore consapevolezza e coscienza di sé e di quello che possiamo realizzare.


Ci siamo radunati in aula forum ospiti del Gemelli ART, e già questo era per noi un traguardo notevole, simbolo di una futura collaborazione di noi volontari all'interno della divisione del Prof. Vincenzo Valentini, purtroppo assente fisicamente ma presente col pensiero. Tanti i volti nuovi, ma sempre piu sentiti come amici quelli conosciuti: Giuliana, Francesca, Rossella, Maria Ilaria, Giampiero, Gaetano erano in mezzo ai nuovi adepti pronti a testimoniare quanto fosse stato per loro importante il percorso intrapreso.




Abbiamo però anche avviato una discussione approfondita su come organizzare l’attività assistenziale, di ricerca, di didattica e di accoglienza del Gemelli ART, così come tenere alta la motivazione di tutti noi nel servire con professionalità e umanità i pazienti. Per questo ci siamo ritrovati insieme a tutti gli strutturati un sabato pomeriggio per definire le priorità per i cantieri da noi chiamati: cantiere assistenza, cantiere ricerca, cantiere didattica, cantiere accoglienza e cantiere motivazionale.


Abbiamo raccontato attraverso foto e spot usati negli anni passati la Giornata del Sollievo, e in particolare quella del 31 maggio 2015: dalla gioia nell'invitare i pazienti nei vari reparti nei giorni precedenti alla manifestazione; dall'impegno di quest'anno per il Bagno Caldo, iniziativa lanciata dalla Fondazione Gigi Ghirotti per i pazienti fragili, per donare loro sensazioni di sollievo attraverso il prendersi cura del corpo con un'attenzione maggiore; dalla frenetica emozione di avere i bambini che raggiungono il policlinico per il concorso "Un ospedale con più sollievo", fino ai vip ospiti, e i pazienti che nella hall rimangono una mezza giornata lontani dalla loro stanza di ospedale in compagnia di volontari, medici, e tanti altri volti.


Tra le altre attività presentate, il prof. Numa Cellini ha dato il suo prezioso contributo di testimonianza circa le Città del Sollievo, ultima conquista della rete del Sollievo; siamo tornati indietro con la memoria grazie a Beppe Guerrera, segretario della Fondazione omonima, dell'impegno di Gigi Ghirotti per le sue inchieste "viaggio nel tunnel della malattia", e grazie al Dott. Luca Tagliaferri, uno dei primi Ragazzi del Sollievo: abbiamo ripercorso cosa fosse all'inizio questa realtà e cosa siamo diventati oggi.


Un pensiero è stato rivolto a tutti coloro che si impegnano ogni anno per queste attività, da Nicasia Teresi, direttore esecutivo della Fondazione Gigi Ghirotti, e Silvia Chiesa, sempre presente e vicina al nostro operato.


Giovedì 26 novembre rinnoviamo l'appuntamento con tutti i presenti alla presentazione e chi vorrà unirsi, per un incontro formativo "La conoscenza della relazione d'aiuto", organizzato da Gemelli ART e l'associazione Attilio Romanini, con la psicoterapeuta del Gemelli ART Angela Tenore.


Il messaggio che possiamo ricavare da questi incontri e dalla nostra esperienza è che vale sempre la pena "imparare" il Sollievo dai primi anni dell'università, perche col passare del tempo ci sarà sempre meno tempo per imparare ad essere vicini ai pazienti, qualsiasi operatore sanitario diventeremo un domani.

Professore, perché parlare di “cantieri” al Gemelli-ART?


Negli ultimi tre anni abbiamo vissuto l’esperienza molto affascinate di progettare una nuova architettura per il nostro Servizio di Radioterapia, che potesse combinare l’accoglienza e le nuove tecnologie per un numero sempre maggiore di pazienti.

L’esperienza di tradurre un progetto in una realizzazione ci ha costretto a convivere negli ultimi due anni con i cantieri. Abbiamo dovuto ridisegnare, di mese in mese, dove svolgere l’attività clinica mentre il ‘cantiere’ occupava nuovi ambienti del Servizio e ne lasciava liberi altri. Questa ‘ginnastica’ organizzativa è stata molto utile per imparare a convivere con la dimensione del ‘cantiere’. Infatti, poco del progetto iniziale è stato realmente realizzato: durante i lavori ci siamo resi conto delle migliorie che potevano essere attuate e grazie alla collaborazione dei responsabili del progetto queste sono state eseguite. Ogni settimana nell’incontro che facevamo con i delegati delle varie componenti del personale (medici, infermiere, tecnici, fisici, psicologi) emergevano prospettive di ottimizzazione e/ o arredo dei locali in costruzione, che alla fine non solo hanno prodotto un miglioramento complessivo della realizzazione, ma ci hanno fatto sentire tutti proprietari del nuovo ambiente. Ci siamo resi conto come il mettersi in gioco insieme fosse vincente.

Ovviamente, non basta solo avere un bell’ambiente per poter accogliere e rispondere alle esigenze dei pazienti, bisogna anche avere una organizzazione adeguata. Per questo motivo abbiamo continuato a chiamare ‘cantieri’ le attività volte a definire le nuove modalità di terapia, ricerca, didattica e accoglienza del Gemelli ART.


Quali sono i cantieri, veri e simbolici, ancora aperti?


Il cantiere con opere murarie in funzione sta realizzando i due nuovi bunkers, che ospiteranno un Truebeam e il MRIdian (MRI + Cobalto). Le fasi di lavoro di questo cantiere si svolgono tutte all’esterno del Gemelli ART e al momento sentiamo solo i rumori dei lavori in corso. I lavori dovrebbero esser terminati per il prossimo giugno 2016.

Stiamo discutendo in amministrazione l’avvio di tre nuovi cantieri: uno per la ristrutturazione dell’ambulatorio chirurgico per la brachiterapia, dove è collocato il bunker HDR; la ristrutturazione delle degenze e la ristrutturazione del DH. I progetti sono pronti, la nuova Direzione deve solo calendarizzarli…

Abbiamo però anche avviato una discussione approfondita su come organizzare l’attività assistenziale, di ricerca, di didattica e di accoglienza del Gemelli ART, così come tenere alta la motivazione di tutti noi nel servire con professionalità e umanità i pazienti. Per questo ci siamo ritrovati insieme a tutti gli strutturati un sabato pomeriggio per definire le priorità per i cantieri da noi chiamati: cantiere assistenza, cantiere ricerca, cantiere didattica, cantiere accoglienza e cantiere motivazionale.


Quali sono le priorità del Gemelli-ART in questo momento di cambiamento?


Cercare di essere coerenti con il nostro Motto: ‘La tecnologia a servizio della conoscenza, la conoscenza a servizio del paziente’.

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la gradita visita degli amici di "Medicina e Informazione", ai quali abbiamo mostrato il funzionamento dei nostri macchinari e li abbiamo accompagnati in visita per il Centro.
Il risultato è catturato in questo bel video che volentieri condividiamo con tutti voi.




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